C’è differenza tra promesse e programmi. Le promesse si rivolgono a te,
i programmi a noi.
Ancora più grande la differenza tra promesse che non si possono
mantenere e programmi che non si possono realizzare.
Le promesse sono fatte da un preciso soggetto – persona o organizzazioni - destinate ad altri precisi soggetti.
I programmi sono offerte elaborate da un’organizzazione e destinate a tutti.
Le promesse, per loro natura, sono uno scambio, un do ut des, percepito
come un vantaggio dal destinatario.
I programmi sono una richiesta di partecipazione ancorché un’offerta di
vantaggi e speranze.
Le promesse convengono a chi le fa perché anche se non mantenute si può
chiamare in causa qualcuno o qualcosa che hanno impedito di lavorare, e il
promettente può rivendicare come intatte le sue buone intenzioni ricavandone l’immagine
di vittima e non di bugiardo.
I programmi falliti non lasciano
appigli al proponente: ha sbagliato su tutto, dall’elaborazione alla
realizzazione.
Le promesse hanno un volto.
I programmi hanno mille volti.
Le promesse sono dimenticate.
I programmi mai.
Le promesse fanno leva sull’illusione.
I programmi stimolano il coraggio.
Quando un programma non sollecita la fantasia, la speranza e la voglia
di partecipare, di osare, per quanto possa presentarsi geniale e competente,
congruo e necessario, non è un programma, è uno schema per amministrare ciò che
c’è. Una sorta di promessa non troppo
esplicita, che contiene implicitamente i presupposti della promessa mancata.
Ma ciò che c’è è il cadavere dei sogni e delle speranze di un intero paese.
Parte della carcassa di un intero sistema globale.
Accanirsi intorno alla decomposizione non può che generare malattie.
Mai visto i vermi di un cadavere scavare una buca e seppellircisi con la
carcassa.
In queste elezioni ho ben distinto promesse più o meno evidenti, talune
costituenti un programma e tal’altre in corsa solitaria.
Voterò un programma che non sembra un programma, ma tutto è meno che
promessa.
Il mio voto non è mera protesta né voglio dar forza all’indignazione,
al rancore, alla rabbia.
Voglio dire e non sperare di essere ascoltato in una seduta spiritica.
Voglio ribadire il bisogno immane di esistere, di essere parte e causa
di ciò che sarà.
Voto perché non sono un cadavere.
Nik Redian No Zombie Please.
+nikredian
+nikredian
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